Lady Diana

Il cuore della corona.La forza della dolcezza

 

Diana Spencer non fu solo una principessa. Fu una rivoluzione gentile nella monarchia più osservata al mondo. 

Nata nel 1961 in una famiglia aristocratica britannica, divenne Lady Diana a soli 14 anni. La sua vita cambiò per sempre nel 1981, quando sposò il Principe Carlo. Ma non fu il titolo a renderla un’icona: fu il suo modo di viverlo.

Dietro i sorrisi impeccabili e i tailleur pastello si celava una donna fragile e forte, capace di rompere i protocolli per abbracciare un malato di AIDS o inginocchiarsi davanti a una mina antiuomo. Diana fu la prima reale ad avvicinarsi veramente al popolo, trasformando l’immagine distante e formale della casa Windsor in qualcosa di umano, vulnerabile, autentico.

Combatté con coraggio la bulimia, la depressione, i tradimenti e il dolore privato vissuto in pubblico. Amò profondamente i suoi figli e li educò a toccare il mondo con mano, fuori dal palazzo. 

Quando morì, nel 1997, milioni di persone in tutto il mondo piansero come si piange un’amica, una sorella, una madre.

Diana è l’emblema di come si possa cambiare il mondo con gesti semplici e rivoluzionari. Non fu mai una regina nel senso formale, ma nel cuore di molti lo è ancora oggi.

Durante una visita all'ospedale londinese Middlesex, nel 1987, Diana fu la prima figura pubblica al mondo a stringere la mano a un malato di AIDS senza guanti, davanti alle telecamere. In un tempo in cui dominava il panico e la disinformazione, quel gesto cambiò per sempre la percezione della malattia. “Non si prende l’AIDS con una stretta di mano”, disse. E insegnò al mondo che la compassione è più forte della paura.

ICONICOMIX la celebra

perché Lady Diana è l’icona dell’empatia nella modernità. Ha infranto muri invisibili tra la monarchia e la gente, tra la fama e la fragilità. È simbolo di grazia, coraggio, umanità.

Ha trasformato il ruolo di principessa in una missione personale di giustizia sociale.

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