Malala Yousafzai

Una penna può cambiare il mondo.

 

Mingora, Pakistan. È il 1997, in una valle incastonata tra le montagne dello Swat, nasce Malala. Fin da piccola osserva suo padre, insegnante e attivista, lottare per il diritto all’istruzione. Cresce tra i libri, le parole, i sogni. Ma nella sua terra, studiare è un privilegio negato alle bambine.

Quando i talebani prendono il controllo della valle, Malala ha appena 11 anni. Inizia a scrivere un blog per la BBC con uno pseudonimo: racconta la paura, la violenza, l’oppressione. Denuncia ciò che altri tacciono. Ma il suo coraggio ha un prezzo. Il 9 ottobre 2012, mentre torna da scuola, un uomo armato sale sul suo bus e le spara alla testa.

Sembra finita. E invece è l’inizio. Malala sopravvive. Il suo volto diventa il volto della resistenza. Parla all’ONU, scrive un libro, riceve il Nobel per la Pace a soli 17 anni. Non cerca vendetta, ma cambiamento. Non urla, ma insegna. Oggi studia, viaggia, continua a battersi per l’istruzione delle ragazze nel mondo.

Durante il ricovero a Birmingham, nel Regno Unito, Malala chiese al padre di portarle i suoi libri di scuola. Non voleva perdere nemmeno una lezione. L’ospedale le allestì una piccola aula privata. La prima cosa che chiese, dopo aver ripreso conoscenza, fu: “Quando posso tornare a studiare?”

ICONICOMIX la celebra

perché ha trasformato una ferita in un megafono, una minaccia in un movimento. Malala rappresenta tutte le ragazze a cui viene negato il diritto di sognare. È voce, coraggio, parola che disarma. 

La sua giovane età non la rende fragile, ma ancora più potente.

Abbigliamento

Accessori

Icone in tela

Modifica il testo