A Roma, dove ogni vicolo racconta una storia millenaria, ne esiste una che profuma di passione, fedeltà e magia calcistica: è la storia di Francesco Totti. Nato il 27 settembre 1976 nella capitale, cresce tra palloni, parastinchi e sogni giallorossi. A 16 anni debutta con la maglia della Roma, iniziando un amore che durerà per tutta la carriera. In un’epoca in cui i campioni volano da una squadra all’altra, Totti sceglie la via più difficile e più nobile: restare.
Numero 10 sulle spalle, fascia al braccio e cuore sulla maglia, diventa simbolo di classe sopraffina, visione di gioco celestiale e gol da incorniciare. Conquista uno Scudetto nel 2001, un Mondiale nel 2006, ma soprattutto il cuore di una città intera. Non è solo un calciatore, è l’ultimo imperatore di una Roma che lo venera come un figlio, un fratello, un eroe.
L’ultima partita, il 28 maggio 2017, è un commiato tra lacrime e applausi infiniti: Totti saluta il campo da gioco, ma entra per sempre nel mito. Oggi è leggenda viva, voce ironica, anima gentile e carismatica. Perché certi campioni non finiscono mai: “si sentono solo nell’aria.”
Quando nel 2004 il Real Madrid cercò di acquistarlo, Florentino Pérez gli promise un ruolo da protagonista e una montagna d’oro. Totti ci pensò seriamente. Ma, alla fine, disse no: “Non potevo tradire la mia gente. A Roma ero tutto. A Madrid sarei stato solo uno dei tanti.”
ICONICOMIX lo celebra
perche Francesco Totti è il simbolo della lealtà nello sport. In un calcio sempre più mercenario, lui ha rappresentato l’amore incondizionato per una maglia, una città, una fede. È stato fuoriclasse, leader, poeta del pallone e uomo vero. Il suo nome vive oltre le statistiche: è emozione pura, appartenenza e stile unico.