Francois Truffault
Il cinema come atto d’amore.
François Truffaut non fu soltanto un regista. Fu un amante instancabile del cinema, uno che visse per e attraverso le immagini. Nato nel 1932 a Parigi, ebbe un’infanzia difficile, segnata da solitudine e conflitti familiari. Ma fu proprio in quel vuoto che si insinuò la luce del grande schermo. Truffaut trovò rifugio nelle sale cinematografiche parigine e, presto, nella critica cinematografica: scrisse per i Cahiers du Cinéma, dove divenne una delle voci più radicali e appassionate.
Poi arrivò il salto. Con “I 400 colpi” (1959), suo primo film e manifesto della Nouvelle Vague, raccontò la sua adolescenza ribelle e ferita, dando inizio a un nuovo modo di fare cinema: personale, emozionale, anti-convenzionale. Nei suoi film, l’infanzia, l’amore, la solitudine, il desiderio e la letteratura sono sempre al centro. Truffaut credeva che il cinema fosse un atto morale, una dichiarazione di onestà.
Film come “Jules e Jim”, “La signora della porta accanto” o “La nuit américaine” hanno scolpito una poetica dell’umano, fatta di dettagli intimi, sguardi veri, e una cura artigianale per la narrazione. Fu anche attore, portando se stesso nei suoi film con naturalezza disarmante. È stato, infine, il regista che ha saputo raccontare le emozioni con la stessa delicatezza con cui si sfoglia una lettera d’amore scritta a mano.
Durante le riprese di Effetto Notte (La nuit américaine), Truffaut volle mostrare il caos e la magia del set cinematografico. Per farlo, creò appositamente scene con problemi tecnici reali e attori che sbagliavano battute, ispirandosi a veri incidenti accaduti nei suoi precedenti film. Quella finzione del backstage, in realtà, era la sua personale dichiarazione d’amore al cinema: imperfetto, caotico, ma profondamente umano.
ICONICOMIX lo celebra
perchè François Truffaut ha rivoluzionato il linguaggio cinematografico, introducendo una dimensione più intima, sincera e personale. È stato tra i fondatori della Nouvelle Vague, contribuendo a liberare il cinema dai vincoli commerciali e rendendolo un mezzo di espressione autentica. La sua visione ha ispirato registi in tutto il mondo e il suo amore per il cinema – vero, sentito, totale – è ancora oggi contagioso.