Tina Modotti
Fotografare è resistere.
Tina Modotti è una figura affascinante, difficile da contenere in una sola definizione: fotografa, attrice, rivoluzionaria, attivista. Nata a Udine nel 1896, emigra giovanissima negli Stati Uniti, dove lavora in fabbrica, posa per artisti e si avvicina al mondo del cinema muto. A Los Angeles incontra Edward Weston, grande fotografo che diventerà suo maestro e compagno di vita. Con lui si trasferisce in Messico negli anni Venti, dove fiorisce il suo talento fotografico.
Le sue immagini sono intense, politiche, piene di umanità. Ritrae operai, donne indigene, mani che lavorano, volti che lottano. Con l'obiettivo cattura non solo la forma, ma la forza delle cose. Diventa parte attiva del fermento artistico e politico messicano, vicina a personaggi come Diego Rivera, Frida Kahlo, David Alfaro Siqueiros. Aderisce al Partito Comunista e si impegna a fondo nelle cause rivoluzionarie.
La sua vita è un susseguirsi di spostamenti, esili, missioni clandestine in Europa e America Latina. Milita durante la guerra civile spagnola, lavora per il Soccorso Rosso Internazionale, affronta persecuzioni e sorveglianza. La fotografia lascia il posto all'attivismo, ma il suo spirito creativo resta intatto. Muore improvvisamente nel 1942, in circostanze ancora poco chiare, mentre si trovava in Messico.
Tina Modotti è un simbolo di indipendenza femminile, di passione politica e artistica, di coraggio in tempi durissimi. La sua opera e la sua figura restano, oggi più che mai, un inno alla bellezza insita nella lotta per la giustizia.
Dopo la morte improvvisa di Tina Modotti, il poeta Pablo Neruda scrisse per lei uno dei suoi componimenti più intensi: Epitaffio per Tina Modotti, in cui la chiama "compagna" e ne esalta l’animo puro, capace di unire arte e rivoluzione.
ICONICOMIX la celebra
perché ha incarnato una delle più straordinarie sintesi tra creatività e impegno politico. La sua arte non era mai fine a se stessa: ogni fotografia, ogni scelta di vita, ogni viaggio era parte di un disegno più grande.
In un mondo che la voleva muta e decorativa, ha scelto di essere attiva e radicale.
