Negli anni ’70, Sixto Rodriguez registrò due album straordinari. Cold Fact e Coming from Reality. pieni di poesia, rabbia, verità. Le sue canzoni parlavano di povertà, sogni infranti, ingiustizie, con la sincerità di un operaio che tornava a casa la sera con la chitarra in mano.
Ma l’America non lo ascoltò. I dischi vendettero pochissimo. Rodriguez scomparve dalle scene, tornando a lavorare nei cantieri di Detroit, convinto che la musica fosse solo un sogno finito.
Dall’altra parte del mondo, però, qualcosa di incredibile accadeva: in Sudafrica, le sue canzoni diventavano inni di libertà durante l’apartheid. Cold Fact circolava come un disco sacro, copiato, cantato, condiviso in segreto da generazioni di giovani che vedevano in lui la voce della resistenza. Rodriguez non lo seppe mai. Per decenni, credette di essere stato dimenticato.
Solo negli anni ’90, due fan sudafricani decisero di scoprire che fine avesse fatto il loro eroe misterioso. Lo trovarono ancora vivo, a Detroit. Quando lo portarono in Sudafrica, trovò stadi pieni di persone che conoscevano ogni parola delle sue canzoni. Un uomo che aveva vissuto come un fantasma scoprì di essere, in realtà, una leggenda.
Da quella storia è nato anche il documentario “Searching for Sugar Man”, vincitore dell’Oscar nel 2013, che ha riportato al mondo la voce gentile e profonda di Rodriguez: un uomo umile, disarmante, che rispose al successo con la stessa calma con cui aveva affrontato l’oblio.
Durante il suo primo concerto in Sudafrica, dopo trent’anni di silenzio, Rodriguez entrò sul palco tra applausi interminabili. Restò immobile, con il cappello calato sugli occhi, poi disse soltanto: “Thanks for keeping me alive.” E cominciò a suonare Sugar Man.
ICONICOMIX lo celebra
perché Sixto Rodriguez è l’emblema di una verità semplice, l’arte non ha bisogno di essere vista per esistere. È la prova che la sincerità, la bellezza e la coerenza possono viaggiare più lontano della fama.
La sua voce, silenziosa per anni, ha ispirato un intero popolo e continua a ricordarci che la grandezza non dipende dal riconoscimento, ma dalla verità di ciò che crei.